Non devi dirmi che mi ami è un romanzo molto particolare: è il memoir che l’autore, Sherman Alexie, ha scritto in seguito alla scomparsa della madre per affrontarne la perdita ed è composto da parti narrate, frammenti e poesie.
Sherman Alexie è nato e cresciuto nella riserva indiana di Wellpinit, nello stato di Washington, figlio di un padre fondamentalmente buono ma alcolizzato e di una madre che era l’ultima a parlare la lingua antica della tribù e cuciva bellissime trapunte, famose in tutta la riserva. Il memoir parte dai racconti della difficile infanzia nella riserva indiana, un’infanzia difficile per molti motivi: la povertà, l’alcolismo del padre, il bullismo dei coetanei, il clima generalmente difficile e violento che si vive dentro le riserve. Secondo Alexie, infatti, gli anni di ingiustizie e violenze subite da parte dei bianchi non ha reso gli indiani uniti e solidali tra loro, ma anzi li ha incattiviti e inselvatichiti. E così, invece di supportarsi e cercare tutti insieme di migliorare la propria condizione, gli indiani delle riserve non sono uniti e si fanno torti, molestano donne e bambini e perpetuano così il circolo vizioso di violenza che gli è stato trasmesso dai bianchi.
Da qui la decisione di cercare il riscatto fuori dalla riserva, di andare in una scuola all’esterno per inseguire le proprie aspirazioni (prima diventare pediatra, poi un letterato). Questo provoca una rottura con i genitori e il resto della famiglia, che pur accettando la sua scelta da lì in poi lo vedono come quello che se n’è andato coi bianchi. E in generale così verrà visto da tutta la riserva, così come allo stesso modo i bianchi lo vedono come il povero ragazzo della riserva da cui stare alla larga. Sentirà paradossalmente il razzismo di entrambe le parti per tutta la vita.
La storia personale di Alexie prosegue con gli anni del college, i primi successi da scrittore, le tragedie in famiglia, una malattia grave da cui guarisce e, ovviamente, il filo conduttore dell’opera, ovvero la morte della madre. Fatto che torna continuamente tra un capitolo e l’altro ed è poi la chiave di lettura di tutto quello che viene raccontato in Non devi dirmi che mi ami: ogni episodio è infatti collegato all’elaborazione di questo lutto che pesa sul cuore dell’autore.
Pur essendo a tratti meraviglioso e, secondo me, stupendo nelle sue intenzioni, Non devi dirmi che mi ami alla fine non mi ha convinto proprio del tutto. C’è una parte di me che per questo motivo avrebbe voluto amarlo alla follia, ma c’è anche un’altra parte di me che però lo ha trovato eccessivamente ripetitivo in più di un’occasione e scollato nelle parti che lo compongono. Oltretutto, mi aspettavo dai versi le cose più devastanti sul piano emozionale, mentre invece ho trovato molta più poesia e sentimento nelle parti narrate che nelle poesie, che purtroppo mi hanno lasciato tiepido per la maggior parte del tempo.
Questi difetti vengono però compensati dall’estrema sincerità con cui l’opera è stata scritta: Non devi dirmi che mi ami è un romanzo duro che viene dal cuore di chi lo ha scritto, si percepisce in ogni pagina quanto sia sentito e quanto gli sia stato necessario scriverlo.
Editore: NN Editore
Pagine: 462
ISBN: 9788894938173
Link utili: La pagina dell’editore – La wiki dell’autore
Compra Non devi dirmi che mi ami su: La libreria indipendente più vicina a casa tua