Quando ho finito Lonesome Dove, il fatto che ci fosse un seguito mi ha lasciato con più di un dubbio: è un romanzo perfetto, che comincia e finisce esattamente come avrebbe dovuto. Col tempo, però, la curiosità e la voglia di tornare nelle atmosfere di McMurtry hanno avuto la meglio e quindi mi sono lanciato tra Le strade di Laredo. E meno male, perché è stato un altro viaggio incredibile!
Rispetto al suo predecessore, Le strade di Laredo è un romanzo Western più classico: questa volta non c’è un’epica traversata ma una più canonica caccia al bandito. Sì, perché Woodrow Call, ormai vecchio, abbandona infatti il ranch in Montana che tanto faticosamente aveva contribuito a fondare e torna in Texas per un’ultima caccia all’uomo come Texas Ranger. Ma il mondo che trova nella sua vecchia casa è andato avanti e per quelli come lui non c’é più posto. Anche se tuttora viene riconosciuto come una sorta di leggenda vivente, sono ormai gli ultimi echi di un mito giunto al tramonto che nessuno vuole più stare a sentire.
Per fortuna di Call e di quegli altri uomini sconsiderati e anacronistici come lui ci sono le donne: che siano mogli, figlie, madri, sorelle o prostitute, sono loro a prendere sempre in mano la situazione e risolvere i problemi di quegli uomini che ancora giocano a cowboy e banditi rincorrendosi a cavallo da uno stato all’altro. Fra tutte spicca sicuramente Maria, l’indomita madre del famigerato bandito Joey Garza, l’uomo sulle cui tracce c’è proprio.
McMurtry è riuscito a raccontare nuovamente una storia dalle atmosfere incredibili, perfettamente sospesa in quei periodi di transizione in cui si intravede un mondo che finisce, con tutto ciò che questo comporta: c’è chi si adatta e sopravvive e chi invece si rifiuta di abbracciare il cambiamento.
Editore: Einaudi
Pagine: 496
ISBN: 9788806239398
Link utili: La pagina dell’editore – La wiki dell’autore
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